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I Top Spot del diving a Santa Teresa Gallura

I Top Spot del diving a Santa Teresa Gallura

Le Bocche di Bonifacio accolgono fondali marini ricchi di specie animali, tra cui abitanti amorevoli come le cernie e coralli colorati, per esperienze mistiche o adrenaliniche.

Relitti sommersi, enormi massi di granito, distese di posidonia bianca e rossa. E’ questa la dimora di abitanti marini come pesci pelagici, murene, dentici e saraghi nella striscia di mare che separa la Sardegna dalla Corsica. Qua il mare sorprende gli amanti delle immersioni per la sua dinamicità e varietà.

Per dirla con le parole di Umberto Pellizzari, primatista mondiale di apnea profonda: “Credo che sia una zona ancora molto viva, nel senso che sono acque che cambiano: per esempio chi fa immersioni d’inverno, d’estate troverà un altro mare. Da queste parti persiste una notevole fauna e il fondale è estremamente vario, fatto di grandi rocce di granito e una costa frastagliata”.

I Top Spot del diving a Santa Teresa Gallura
I Top Spot del diving a Santa Teresa Gallura

Sei ancora indeciso? Ti diamo qualche suggerimento: l’apnea è l’ideale per chi cerca sensazioni mistiche e rilassanti, l’immersione con le bombole è perfetta per i cacciatore di tesori sottomarini. Per entrambi, c’è il No Limits Center Diving Mediterraneo a Santa Teresa Gallura, dove Pellizzari è responsabile dell’Apnea Accademy, scuola di fama internazionale interna al centro, dedicata alla formazione nella disciplina dell’apnea. Assieme a lui l’istruttore Tommaso Muntoni che gestisce corsi e brevetti e le immersioni con le bombole.

Oltre alla Città delle Cernie di Lavezzi, immersione famosa per l’incontro con decine di cernie, anche di 35 kg di peso, altri tratti di costa meritano un’immersione vicino a Santa Teresa Gallura.

I Top Spot del diving a Santa Teresa Gallura
I Top Spot del diving a Santa Teresa Gallura

Tre immersioni da fare davanti alla costa di Santa Teresa Gallura

Relitto Angelika

Nei pressi dell’isolotto della Marmorata, famosa spiaggia di Santa Teresa Gallura, si trova il relitto di una nave da carico affondata in circostanze poco chiare negli anni Ottanta. Durante l’incidente, la nave si spezzò in due. La parte di prua si trova vicino alla “terraferma” mentre quello più interessante da vedere, la parte poppiera, si trova a largo. Di questa seconda parte è particolarmente suggestivo il gioco di luci che si crea nella zona del motore e dell’elica a tre pale. I resti della nave sono stati l’ambientazione di un film degli anni Novanta, Cacciatori di relitti.

Monte Regalo

Escursioni tra i 15 e i 35 metri sono quelle che si svolgono tra i monoliti granitici di Monte Regalo. Gorgonie rosse e coralli tappezzano i fondali e le pareti di granito, mentre le spaccature nelle rocce si scoprono canyon e grotte misteriose, dove trovano rifugio murene, aragoste e pesci da tana.

L’immersione del Sigaro

Si tratta di una discesa tra i 15 e 20 metri da fare a ridosso del fanale sud di Lavezzi, conosciuto come il Sigaro. Particolarmente apprezzato da chi ama nuotare tra gli abitanti dei mari, questo tratto di costa ospita qualsiasi essere vivente del Mediterraneo, dai possenti tonni, fino alle mistiche cernie, tutti particolarmente mansueti sembrano volere accompagnare i nuovi arrivati alla scoperta della loro casa.

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